adozione e special needs

voler essere isola felice

Forse bisognerebbe parlare di “special needs”❓

Un tema delicato.
Sono delle categorizzazioni si, è terribile ma affinché il sistema adottivo continui a funzionare è necessario che gli aspetti più complessi vengano indagati, se ne discuta, siano oggetto di pensieri profondi e confronto. Ma lo stesso sistema deve anche essere in grado di capire quale match sia possibile e al momento questa cosa si fa categorizzando.

Su questo tema si crea sempre molta confusione perché è più semplice dire (una tra tanti) “ah ma tanto quelli grandi non li vuole nessuno” piuttosto che porre l’accento sempre sulla stessa cosa: quali sono le domande

Sono special needs delle condizioni di salute particolarmente serie.
Sono special needs delle condizioni di sviluppo cognitivo particolari.
Sono special needs minori che hanno subito gravi traumi (e quando parliamo di gravi la scala è ampia, fidatevi).
Sono special needs minori con età superiore ai 7 anni.
Sono special needs le fratrie.

Un oceano racchiuso in due parole.

Tutti i minori con bisogni speciali hanno di certo bisogno di amore, ma no, l’amore non basta, purtroppo…

Sempre ricordandoci che al centro ci sono proprio loro e non noi, l’impegno forse più grande che ci viene richiesto è quello di comprendere quali siano i nostri limiti per essere supporto, non per aggiungere problemi.

Le domande da cui si parte:
Cosa possiamo supportare❓
Quali sono i nostri limiti❓

Con l’equipe si lavora anche su questo, per capire se i limiti che pensiamo di avere corrispondano a quelli reali, o se al contrario pensiamo di non averne ma invece sono lì e non li vediamo.

Perché quei limiti incidono sulla possibilità di costruire felicità, di diventare isola felice, per quel minore che ha bisogno di amore, ma non solo…

Ps in ogni caso si dovrà supportare il tema dell’abbandono e già questo rende il discorso complesso, ecco perché si dovrebbe giudicare sempre meno, fare più domande, dibattere, parlare di strade e soluzioni e meno di risposte facili, perché non lo sono quasi mai…